giovedì 31 maggio 2012

Maledetto CLericalismo!


Sinistra Critica aderisce e invita a partecipate tutte/i
 
Presidio anticlericale
Sabato 2 giugno – ore 14.30, piazza XXIV maggio, Milano

VOGLIAMO LAICITA’ 
Contestiamo il favoritismo che Stato e Istituzioni mostrano nei confronti del Vaticano. Chiediamo la tassazione delle proprietà ecclesiastiche e la chiusura dei finanziamenti pubblici alle scuole private religiose, l’abolizione dell’ora di religione cattolica nelle scuole e l’eliminazione dei simboli
religiosi nei luoghi pubblici.

SIAMO ANTICLERICALI
Liberiamoci dall’oppressione vaticana, dal suo controllo delle nostre vite e della cultura, dalla sua sessuofobia, dalla sua omofobia e dal suo sessismo dai toni medievali. Gli attacchi che ogni giorno il Vaticano sferra contro l’autodeterminazione delle donne sui loro corpi, contro i soggetti
lgbt, contro i metodi contraccettivi, contro la ricerca scientifica e la richiesta del Testamento biologico, mostrano la vera natura di quest’istituzione.

NO A CL NO A FORMIGONI
Denunciamo l’operato della Regione Lombardia nel finanziare questo evento e i suoi favoritismi verso CL e la Compagnia delle Opere all’interno della sanità, delle scuole, delle università e delle istituzioni.

VOGLIAMO DIRITTI
Contestiamo questo incontro che riafferma il loro modello di famiglia come unico esistente e meritevole di riconoscimento legale. Rivendichiamo un welfare individuale che garantisca assistenza e diritti a tutt*, senza esclusione per i/le migranti e uno stato sociale che adempisca a quei
lavori di cura, di assistenza e di educazione, che vengono compiuti gratuitamente dalle donne. (asili nido, tempo pieno a scuola, dopo scuola, ecc…) Chiediamo matrimonio e adozione anche per le coppie omosessuali ed eventualmente altri tipi di riconoscimenti di coppie per tutt*. Vogliamo leggi contro l’omofobia e la trans fobia e tutele reali sul posto di lavoro e di studio.

NO ALL’AUSTERITY
Contestiamo il governo Monti; le politiche liberali e di privatizzazioni e l’appoggio che riceve dal Vaticano. Oggi assistiamo ad un attacco ferocissimo ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, in nome di quei sacrifici che dobbiamo fare per risanare un debito che non abbiamo contratto noi. Il governo può contare sulla famiglia e sulle donne, come sistema di welfare di sicurezza, ai quali spetterà essere quell’ammortizzatore sociale

x info e adesioni:

lunedì 21 maggio 2012

FRANCOFORTE: L'ASSEDIO PREVENTIVO

Piero Maestri 
http://rivoltaildebito.globalist.it/news/francoforte-lassedio-preventivo

La sospensione della democrazia che negli ultimi mesi si è affermata in diversi paesi dell’Europa si è arricchita di un “nuovo” strumento: l’assedio preventivo.
Francoforte nei giorni scorsi era una città sottoposta a tale modello repressivo: prima i divieti verso qualsiasi manifestazione di protesta contro la BCE e le sue politiche (a parte il corteo autorizzato per il sabato 19 maggio); poi la repressione “gentile” ma ferma e scientifica delle manifestazioni contro gli stessi divieti; quindi la pressione nei confronti delle azioni del venerdì, i fermi, i “fogli di via, la presenza di migliaia di agenti per le strade di Francoforte.

Giovedì 17, mentre oltre 500 manifestanti venivano bloccati per tutto il pomeriggio all’interno di Paulsplatz (piazza dove si trova il municipio), più di un centinaio di attiviste/i di diversi paesi – soprattutto italiani e tedeschi – venivano fermati appena usciti dall’università per cercare di raggiungere gli altri manifestanti, con l’accusa di “partecipazione a manifestazione illegale”  e condotti alla caserma di polizia, trattenute per diverse ore e


giovedì 17 maggio 2012

Dalle notizie che arrivano da Francoforte la repressione contro il movimento si sta dispiegando alla grande.
Ma sono degli illusi, non ci possono fermare, perchè non ci fermeremo mai.



Segui la diretta su http://ateneinrivolta.org/internazionale/175-blockupy-francoforte-segui-la-diretta-twitter-e-audio-ita-en

mercoledì 16 maggio 2012

MACAO e la città


Tre considerazioni su un’esperienza che prosegue

Come prevedibile, e previsto, lo sgombero della torre Galfa a Milano, dove da oltre 10 giorni stava vivendo un’inedita esperienza culturale, artistica e sociale – chiamata Macao – non ha fermato quel progetto, che ha vissuto nelle assemblee e nei tavoli di lavoro proseguiti per tutto il giorno (e la sera e la notte con concerti e performance), nella strada ribattezzata “Piazza Macao”.


lunedì 14 maggio 2012

BLOCKUPY FRANCOFORTE


Un’opposizione anticapitalista in Europa
Piero Maestri


Mentre l’indignazione torna nelle piazze di diversi paesi europei (e non solamente europei), sta entrando nel vivo la preparazione alle giornate di mobilitazione contro la BCE di Francoforte – dal 17 al 19 maggio.
Le autorità cittadine e le forse dell’ordine tedesche stanno cercando in ogni modo di impedire questa mobilitazione, vietando le iniziative di protesta, rendendo difficile la permanenza nei parchi dove dovrebbe trovare porto il “quartier generale” della protesta (e l’ospitalità dei manifestanti) e emettendo ordinanze restrittive a militanti tedeschi per vietare loro il soggiorno e la presenza a Francoforte nei giorni delle iniziative – mentre non sono al momento previsti blocchi alle frontiere.
Malgrado queste prese di posizione – e mentre le reti organizzatrici continuano ad affermare il diritto a manifestare e insistono nella trattativa perché tale diritto sia riconosciuto - l’atmosfera politica verso quel appuntamento si scalda.
Le giornate di Francoforte sono in qualche modo il culmine delle giornate cominciate con il 1° maggio globale e proseguite con la ripresa de l@s indignad@s in Spagna e in altri paesi.
In un dibattito politico segnato dai risultati elettorali dei diversi paesi europei (Francia, Grecia, Germania, ma anche Italia) – che puniscono chi sta governando applicando le politiche di austerità e in generale i partiti tradizionali (ovunque cresce l’astensione e il voto a liste che posso essere in modi diversi considerate “di protesta”) – la ripresa delle mobilitazioni di piazza, il “Take the square!”, assume un significato ancora più interessante e importante: decine di migliaia di donne e uomini, soprattutto giovani, in Europa dichiarano di