Sinistra Critica aderisce e invita a partecipate tutte/i
Presidio anticlericale
Sabato 2
giugno – ore 14.30, piazza XXIV maggio, Milano
VOGLIAMO
LAICITA’
Contestiamo il favoritismo che Stato e Istituzioni mostrano nei
confronti del Vaticano. Chiediamo la tassazione delle proprietà ecclesiastiche e
la chiusura dei finanziamenti pubblici alle scuole private religiose, l’abolizione
dell’ora di religione cattolica nelle scuole e l’eliminazione dei simboli
religiosi
nei luoghi pubblici.
SIAMO
ANTICLERICALI
Liberiamoci
dall’oppressione vaticana, dal suo controllo delle nostre vite e della cultura,
dalla sua sessuofobia, dalla sua omofobia e dal suo sessismo dai toni
medievali. Gli attacchi che ogni giorno il Vaticano sferra contro
l’autodeterminazione delle donne sui loro corpi, contro i soggetti
lgbt,
contro i metodi contraccettivi, contro la ricerca scientifica e la richiesta
del Testamento biologico, mostrano la vera natura di quest’istituzione.
NO A CL NO
A FORMIGONI
Denunciamo
l’operato della Regione Lombardia nel finanziare questo evento e i suoi
favoritismi verso CL e la
Compagnia delle Opere all’interno della sanità, delle scuole,
delle università e delle istituzioni.
VOGLIAMO
DIRITTI
Contestiamo
questo incontro che riafferma il loro modello di famiglia come unico esistente
e meritevole di riconoscimento legale. Rivendichiamo un welfare individuale che
garantisca assistenza e diritti a tutt*, senza esclusione per i/le migranti e
uno stato sociale che adempisca a quei
lavori di
cura, di assistenza e di educazione, che vengono compiuti gratuitamente dalle
donne. (asili nido, tempo pieno a scuola, dopo scuola, ecc…) Chiediamo matrimonio
e adozione anche per le coppie omosessuali ed eventualmente altri tipi di
riconoscimenti di coppie per tutt*. Vogliamo leggi contro l’omofobia e la trans
fobia e tutele reali sul posto di lavoro e di studio.
NO
ALL’AUSTERITY
Contestiamo
il governo Monti; le politiche liberali e di privatizzazioni e l’appoggio che
riceve dal Vaticano. Oggi assistiamo ad un attacco ferocissimo ai diritti dei
lavoratori e delle lavoratrici, in nome di quei sacrifici che dobbiamo fare per
risanare un debito che non abbiamo contratto noi. Il governo può contare sulla
famiglia e sulle donne, come sistema di welfare di sicurezza, ai quali spetterà
essere quell’ammortizzatore sociale
x info e adesioni: