venerdì 30 aprile 2010

MAYDAY! MAYDAY! NO AL FASCISMO!


1 e 2 maggio, Milano: due giornate di importanti mobilitazioni, per il lavoro e il reddito e contro il fascismo
Perchè le nostre vite valgono più dei loro profitti

· 1° maggio - MayDay Parade: Sinistra Critica parteciperà con una carro organizzato insieme ai diversi collettivi delllo spazio "Zona Risk". L'appuntamento per tutte/i è alle 14.00 in Piazza XXIV Maggio – e al termine della parade tutte/i al gazebo per firmare i referendum per l'acqua pubblica e mangiare/bere in compagnia;

· 2 maggio – Manifestazione antifascista: appuntamento alle 14.00 in Via Monterosa angolo Piazzale Lotto. La manifestazione è l'iniziativa unitaria che Sinistra Critica ha contribuito a organizzare e che deve vedere una partecipazione di massa (tenete conto che i nazi hanno avuto il divieto a tenere la loro iniziativa il 1° maggio, per essere autorizzati a farla il 2! E così il torneo di calcio e il concerto si faranno comunque al Lido).

La settimana "rossa" dal 25 aprile al 1° maggio è sempre stata occasione non di celebrazioni di un passato ormai lontano, ma di mobilitazioni per un presente ancora da cambiare e di dimostrazione di una lotta che ancora continua. Anni fa urlavamo "non è un anniversario, ma un giorno di lotta rivoluzionario": forse un po' pomposa e retorica, ma la sostanza della frase rimane corretta: mettiamo in mostra il nostro impegno, le nostre idee, le nostre lotte.
Il nostro impegno antifascista, perché gruppi neofascisti e neonazisti ancora rialzano la testa, cercando di riscrivere la storia e di riconquistare spazi sociali e politici;
il nostro impegno di lavoratrici/lavoratori più o meno precari o in via di precarizzazione, perchè "le nostre vite valgono più dei loro profitti".

Di fronte a tutti i dibattiti sulla crisi della sinistra o, peggio ancora, al chiacchiericcio sul personaggio più utile a far perdere le elezioni alla sinistra, ripartire dal basso e ricostruire la forze delle idee, delle proposte, dell'organizzazione è il solo impegno che oggi ci serve.
Ti pare di poter mancare?

Sinistra Critica Milano

mercoledì 28 aprile 2010

ALLARME, SON FASCISTI!


Da tre giorni i giornali sono pieni di articoli e commenti sulle contestazioni avvenute il 25 aprile, con la solita tendenza a ridurre tutto a “provocazione” o a problema di ordine pubblico – con conseguente delega di ogni soluzione alle “forze dell’ordine” – come se queste non avessero, tra l’altro, responsabilità per il loro comportamento violento anche in quella occasione.
Quello che invece manca quasi completamente nelle cronache sono i motivi delle contestazioni e una riflessione su quanto avverrà a Milano nei prossimi giorni.
Da oggi a Milano comincia infatti una settimana di iniziative dell’estrema destra, provocatoriamente dirette a celebrare il ricordo del ventennio fascista e a rimettere insieme le varie anime del neo-fascismo (e neo-nazismo) milanese.
Possiamo citare lo spettacolo teatrale che si tiene al “Presidio” di piazza Aspromonte sugli ultimi 5 giorni dela Repubblica Sociale Italiana “visti con gli occhi di chi non ha tradito”; o ancora il 1° maggio al Lido il concerto degli “Amici del Vento”, gruppo dai testi nostalgici; e ancora l’altro concerto il 2 maggio, protagonista “Skoll” e le sue canzoni che, tra l’altro, celebrano i kamikaze giapponesi… o possiamo ricordare il minicorteo del mese scorso al Cimitero Monumentale “in onore dei caduti della rivoluzione fascista presso il sacrario dei martiri fascisti”. Per non parlare delle aggressioni razziste e omofobe a cui spesso dobbiamo assistere.
Niente di particolarmente originale, si potrebbe sostenere, questa è l’estrema destra! Ma - a parte il fatto che non ci rassegneremo mai a tollerare l’esistenza e la propaganda dei reduci del fascismo e i loro tentativi di ritornare ad avere un peso politico e sociale in Italia - la “novità” preoccupante di quest’anno è la saldatura tra le diverse organizzazioni della destra nazi-fascista milanese (da Forza Nuova a Casa Pound) e il sostegno da parte di esponenti dell’estrema destra “rientrati” nelle fila del Popolo della Libertà e di pezzi significativi dello stesso PdL. E, peggio ancora, il sostegno diretto del Popolo della Libertà e della Lega Nord attraverso patrocini e contributi istituzionali.

I fischi a Podestà sono quindi assolutamente giustificati per il patrocinio dato dalla Provincia di Milano al concerto degli “Amici del vento” organizzato dalle diverse forze neo-fasciste, per l’ignobile discorso tenuto in piazza Duomo, un insulto alla storia partigiana, e per le dichiarazioni del suo assessore alla “cultura” che considera tale patrocinio normale e equiparabile a quello di qualsiasi iniziativa teatrale o musicale.
E le grida contro la Moratti sono quello che merita non solamente per le politiche razziste che la sua Giunta pratica quotidianamente, ma anche per lo stemma del Comune che continua a far mostra di sé sui manifesti del concerto di Skoll (per il patrocinio concesso dal CdZ 3 governato dal suo stesso partito).
Sono le stesse forze istituzionali di centrodestra che nel CdZ 5 hanno vietato la sala consiliare all’Anpi e chiamato la forza pubblica per impedire che l’incontro di questa organizzazione si facesse lo stesso.

Nessuno faccia finta quindi di non sapere cosa succederà a Milano nei prossimi giorni.
La Milano antifascista e antirazzista manifesterà contro queste presenze indesiderate: il 1° maggio la consueta “MayDay parade” – manifestazione di lavoratrici/lavoratori e precari/e – sarà un appuntamento anche con contenuti antifascisti e antirazzisti, mentre un presidio a S.Siro esprimerà la sua protesta contro l’iniziativa del Lido; il 2 maggio manifesteremo in zona Lambrate, con un corteo che partirà da Piazzale Loreto.

Sinistra Critica sostiene e partecipa a queste iniziative con tutto il suo impegno.
Invitiamo tutte le forze democratiche, politiche, sindacali, culturali, a non restare fuori da queste manifestazioni e a esprimere in ogni modo la loro protesta contro il neo-fascismo.?
E chiediamo del giornalismo democratico e non subalterno di non farsi ingannare dal luogo comune degli “opposti estremismi”, e di provare a raccontare la realtà di una destra che riporta in vita un passato indecente, mentre costruisce politiche istituzionali di discriminazione e tentativi di cancellazione di ogni dissenso.

Piero Maestri – portavoce Sinistra Critica

martedì 27 aprile 2010

CHI AMA VIA PADOVA!? GIOVEDI' 29 APRILE


“Passeggiata liberatoria” - giovedì 29 aprile alle 18,30 a Milano, con partenza dal Monumento ai caduti per la Libertà (via Padova angolo via Don Orione- MM2 Cimiano) per concludersi al Parco Trotter.

Sinistra critica aderisce e partecipa a questa manifestazione indetta dagli abitanti e dalle associazioni di via Padova per reagire alla situazione sempre più pesante che si è creata in quartiere (continui controlli e rastrellamenti degli abitanti stranieri, militarizzazione, chiusura anticipata dei negozi per ordinanza comunale).
Una manifestazione che riteniamo particolarmente importante visto il clima creato in città dal razzismo istituzionale di Lega Nord e esponenti del PdL come il vicesindaco De Corato e perché le politiche repressive applicate in via Padova, se non troveranno un'adeguata risposta, saranno estese ad altri quartieri della città (già DeCorato ha annunciato il progetto per via Imbonati….).

La destra milanese (come in tutto il paese), litigiosa quando deve spartire i suoi affari in vista dell'Expo 2015, si ricompatta nella gara a chi si mostra più cattivo contro migranti, aggregazioni sociali, dissenso e così via.
E così assistiamo ogni giorno a sgomberi di campi Rom, a scenografici pattugliamenti da parte di vigili urbani ridotti a essere guardia pretoriana del centrodestra, a ordinanze (sconfessate po dal Tar) "creative", a dichiarazioni sempre più stronze (vedi il solito Salvini che invitava a fischiare i bimbi Rom a S.Siro...).

Esiste per fortuna una Milano antirazzista - e antifascista - che deve prendere il coraggio di manifestare/manifestarsi. Giovedì 29/4 in via Padova è un'occasione proprio per manifestare/manifestarsi.

Noi ci saremo, perché amiamo via Padova e amiamo una Milano diversa.

Sinistra Critica Milano

venerdì 23 aprile 2010

Antifascismo il 25 aprile - e non solo


Sinistra Critica sarà in piazza domenica 25 aprile - appuntamento alle 14.00 in Corso Venezia/via Palestro (e al termine del corteo con un gazebo per la raccolta firme per il referendum per l'acqua pubblica) e partecipa a tutte le iniziative contro le manifestazioni neofasciste della settimana prossima a Milano

A VOLTE RITORNANO… O ALMENO CI PROVANO
L'avvicinarsi della giornata celebrativa dell'insurrezione antifascista del 25 aprile ha sempre suscitato una reazione rabbiosa nell’estrema destra italiana che ancora si ispira al passato regime. E così quasi ogni anno programmano iniziative provocatorie di varia entità, che accompagnano la crescita di organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound, in prima fila in queste provocazioni, a volte “politiche”, a volte squadristiche.

Milano quest’anno potrebbe assistere ad uno sviluppo del tutto intollerabile di queste politiche: l'esplicito sostegno delle istituzioni a iniziative di questo genere.
Lo fanno nelle forme più sottili, come l'atteggiamento offensivo tenuto nei confronti dell'Anpi con il rifiuto delle autorità cittadine di presenziare alle celebrazioni (e forse è quasi meglio così, piuttosto che dovessero partecipare con l'atteggiamento provocatorio tenuto da Formigoni il 12 dicembre), condiviso dal segretario della Cisl Bonanni che si è rifiutato di essere presente sul palco in piazza del Duomo per rappresentare le confederazioni sindacali – rifiutandosi cioè di parlare ai lavoratori che ricordano la loro Resistenza (e anche qui forse meglio, visti i danni che la politica della Cisl sta combinando a quegli stessi lavoratori).
Ma vi sono scelte ben più gravi: è questo il caso dell’esplicito patrocinio concesso da consigli di zona (dalle maggioranze di destra e a volte con il voto favorevole di qualche esponente del PD) a iniziative esplicitamente nazifasciste e provocatorie nei confronti dell'antifascismo e della Resistenza come il concerto in zona 3, ai giardini dedicati a Ramelli, inizialmente programmato per il 24 aprile e poi spostato al 2 maggio; e ancora il rifiuto del consiglio di zona 5 di concedere per la consueta cerimonia di ricordo della Resistenza nella zona (che quest'anno doveva vedere la partecipazione dei partigiani del quartiere) che fa seguito, in quello stesso CdZ, al rifiuto di stigmatizzare il comportamento di un consigliere della maggioranza che aveva qualificato di assassino, proprio in quanto partigiano, il presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Un'operazione di aggressione a valori fondanti della nostra società che si propone in modo esplicito anche sul terreno della "CANCELLAZIONE" dei riferimenti e delle celebrazioni dell'antifascismo repubblicano e istituzionale.

Tutto questo è conseguente alla crescita dell'estrema destra in Europa, e nella particolare realtà italiana dove si presenta come forza di governo (sia la Lega che ne fa parte, sia Forza Nuova o altri esponenti nazisti che appoggiano a volte esplicitamente il PDL) e legittima una ideologia xenofoba e razzista che si nutre delle politiche ufficiali, dalla Bossi-Fini al "pacchetto sicurezza".
Una presenza che rischia di saldare la relazione tra il disorientamento indotto dalla crisi in settori popolari, il razzismo istituzionale e la crescita dell'estrema destra che oggi fiuta il vento ad essa favorevole.

Il nostro antifascismo non è però soltanto – non è mai stato – la celebrazione della Resistenza, ma la mobilitazione quotidiana che vuole intrecciare il rilancio del conflitto sociale per non pagare la crisi dei padroni e la battaglia antifascista/antirazzista che è parte di quella necessaria per difendere gli spazi democratici.
Per questo siamo oggi nelle strade di Milano per il nostro 25 aprile; per questo nelle prossime settimane saremo insieme alle/agli antifasciste/i di questa città contro i raduni neo-nazisti (e invitiamo tutte/i a dar vita ad una manifestazione di massa il 2 maggio); per questo continuiamo la nostra campagna contro la crisi, il razzismo e la difesa dei beni comuni. Perché le nostre vite valgono più dei loro profitti – e delle provocazioni fasciste
Coordinamento Provinciale Sinistra Critica

venerdì 16 aprile 2010

Liberate la pace!


SABATO 17 APRILE MANIFESTAZIONE DI EMERGENCY ALLE ORE 15 IN PIAZZA NAVONA.
IL MEETING NAZIONALE DI SINISTRA CRITICA E' ANTICIPATO ALLE 10 DEL MATTINO (Auditorium di via Rieti,Roma) PER PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE DEL POMERIGGIO

Sabato scorso militari afgani e dell’Isaf (coalizione militare della Nato che conduce l’operazione di guerra in Afghanistan e di cui fanno parte anche le Forze armate italiane) hanno arrestato 9 membri dello staff internazionale di Emergency nell’ospedale di Lashkar-gah, tra i quali gli italiani Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.
Le pesantissime accuse (collaborazione con talebani e Al Qaeda) e le vicende che ne rappresentano il contorno – voci pilotate di ammissioni di colpevolezza e manifestazioni organizzate contro l’ospedale di Emergency che sarebbe “un pericolo per la sicurezza della regione” – confermano solamente che ancora una volta qualcuno cerca di colpire Emergency e il suo ruolo in Afghanistan, con l’obiettivo di screditarne la credibilità e indurla a lasciare il paese. Come sostiene giustamente Gino Strada “non vogliono testimoni” – che, aggiungiamo noi, possano raccontare al mondo la realtà della guerra della Nato, una guerra fatta di bombardamenti, morti civili, corruzione politica e violazione dei diritti della popolazione afghana, in un “gioco” speculare a quello dei fondamentalisti (siano essi talebani o gruppi alleati di Karzai e della Nato).
Ci preoccupano le parole del ministro Frattini e del sottosegretario Mantica (gli arresti devono “far riflettere Gino Strada e la sua organizzazione, che forse da umanitario fa un po' troppa politica”), perché mostrano la volontà politica del governo di coprire l’attacco a Emergency.
Noi stiamo con Emergency e chiediamo a quello che in questi anni è stato ed è il “popolo della pace” di mostrare in tutti i modi la sua solidarietà a questa organizzazione e di tornare a manifestare la sua opposizione alla guerra della Nato – chiedendo ancora una volta che siano rispettati i diritti di tutte/i i in Afghanistan: i diritti delle donne e delle forze progressiste, il diritto di chi opera davvero per la pace e la convivenza.

Esecutivo nazionale Sinistra Critica – organizzazione per la Sinistra anticapitalista

domenica 11 aprile 2010

L'Oriente incandescente. Incontro con Gilbert Achcar


Giovedì 15 aprile – ore 20.45
c/o Biblioteca Bovisa-Dergano, via Baldinucci 76
(Tram 3, Filobus 92; autobus 82; FNM-Bovisa Politecnico)

L’Oriente incandescente
Dall’Afghanistan bombardato, alla Palestina sotto occupazione, allo scontro iraniano. Politiche di guerra e alternative possibili

Incontro con Gilbert Achcar – libanese, docente di relazioni internazionali all’Università di Londra
(Presentazione dei libri “L’Oriente incandescente” Ed. Sherazade 2009 e “Les Arabes et la Shoah” ed. Sindbad/Actes Sud, 2009

Organizzano: Rivista Erre, Rivista Guerre&Pace
-----------------------------------------------------------------
Gilbert Achcar (nato nel 1951 in Senegal) è un accademico franco-libanese, scrittore, attivista contro la guerra e intellettuale marxista (della IV internazionale).
Ha vissuto in libano fino al 1983, trasferendosi poi in Francia; ha insegnato relazioni internazionali alla Università Paris VIII fino al 2003, quando ha cominciato a lavorare presso il Marc Bloch Centre a Berlino.
Dall’agosto 2007, Achcar è docente di Studi sullo Sviluppo e Relazioni Internazionali alla School of Oriental and African Studies dell’Università di Londra
È membro del International Institute for Research and Education di Amsterdam.

Collabora frequentemente con Le Monde Diplomatique, ZNet, and International Viewpoint.
Diversi suoi articoli in italiano sono comparsi su Guerre&Pace e Rivista Erre.

Bibliografia
L'empire et l'argent. Essai sur les fondements de la strategie imperiale des Etat-Unis d'Amerique, microfiche, Lille: Université de Lille, 1993. Tesi di dottorato in storia sociale, specializzazione in relazioni internazionali.
Le marxisme d'Ernest Mandel, a cura di Gilbert Achcar, Parigi: P.U.F., 1999.
La nouvelle Guerre froide. Le monde après le Kosovo, Parigi: P.U.F., 1999.
Les Etats-Unis s'en vont'ils en guerre? Dans la course à la suprématie, des solutions militaires plutôt que diplomatiques, 2000.
Le choc des barbaries. Terrorismes et désordre mondial, Bruxelles: Complexe, 2002; seconda edizione con una postfazione inedita, Parigi: 2004. Edizione italiana: Scontro tra barbarie. Terrorismi e disordine mondiale, Roma: Edizioni Alegre, 2006.
L'orient incandescent: le Moyen-Orient au miroir marxiste, raccolta di articoli con una nuova introduzione, Losanna: Page Deux, 2003. edizione italiana: L’ Oriente incandescente. Il Medioriente allo Specchio Marxista, Roma, Ed. Sharazade, 2009
(con Noam Chomsky) Perilous Power. The Middle East and U.S. Foreign Policy, Boulder (CO): Paradigm, 2006.
(con Michel Warschawski): The 33-Day War: Israel’s War on Hezbollah in Lebanon and its Consequences, 2007. Edizione italiana: La guerra dei 33 giorni. Un libanese e un israeliano sulla guerra d’Israele in Libano, Roma, Edizioni Alegre 2007
Le dilemme israélien. Un débat entre Juifs de gauche. Lettres de Marcel Liebman et Ralph Miliband, selezione, introduzione ed epilogo di Gilbert Achcar, Losanna: Page Deux, 2006.
Les Arabes et la Shoah, Paris, Sindbad/Actes Sud, 2009

martedì 6 aprile 2010

SABATO 10 A MILANO: LE NOSTRE VITE VALGONO PIU' DEI LORO PROFITTI !

Assemblea a Milano per costruire una campagna contro la crisi e il razzismo

SABATO 10 APRILE ore 14.00-18.00

Camera del Lavoro - Piazzale Segesta Milano

(tram 16-bus 49-filobus 90/91-95)


In preparazione dell'Assemblea Nazionale del 17 aprile a Roma (vedi foto-manifesto)

- Introduzione: L'attacco padronale e le iniziative di resistenza contro la crisi

- Alcune delle vertenze operaie a Milano: Maflow, Mangiarotti, Novaceta

- Le lotte contro la riforma Gelmini: Collettivi Studenti Autoconvocati

- In difesa dell'Acqua pubblica: ad aprile al via il Referendum

- La mobilitazione dei Migranti dopo lo Sciopero del 1° marzo

- Contro il saccheggio del territorio: Comitato No Expo

- Verso la Euromayday: la proposta del Welfare metropolitano

- L'iniziativa femminista: donne e lavoro nella Marcia Mondiale delle donne

- Campo giovani della Sinistra Anticapitalistica europea, Perugia luglio 2010

Sono invitati gli iscritti e i simpatizzanti di Sinistra Critica e tutti e tutte coloro che vogliono costruire con noi il progetto di una sinistra anticapitalista utile e all'altezza della situazione.


La crisi continua a essere dura, attacca il mondo del lavoro, precarizza le nostre esistenze, rafforza il razzismo e la xenofobia, distrugge irrimediabilmente l'ambiente.

Per questo sabato 10 aprile, dalle ore 14 alla Camera del Lavoro di piazzale Segesta, ci vediamo per costruire una riflessione comune attorno alla crisi a partire dalle differenti vertenze e dai diversi ambiti in cui ognuno, ognuna di noi vive e opera. E per cercare di ribadire che "contro la crisi occorre unire le lotte": per questo all'assemblea parleranno i lavoratori e le lavoratrici delle aziende in lotta, le vertenze territoriali e per i diritti civili, i collettivi studenteschi e femministi. E un particolare spazio avrà l'avvio del Referendum contro la privatizzazione dell'acqua.


Un momento di confronto e di riflessione anche per progettare il futuro della sinistra anticapitalista e rilanciare la proposta di uno "spazio comune", che mobiliti energie politiche, sociali, associative, sindacali, individuali oggi prive di un punto di riferimento credibile. Uno spazio comune plurale ma coerente, determinato a non far morire nel nostro paese l'ipotesi di un altro mondo possibile e di una sinistra alternativa.



sabato 3 aprile 2010

Per una sinista alternativa anticapitalista

Articolo pubblicato sulla pagina milanese de "il manifesto" - 3 aprile
«No a scorciatoie unitarie serve uno spazio aperto»
Piero Maestri (Sinistra critica) non crede agli appelli all unità


Il risultato negativo delle sinistre in Lombardia non è evidentemente frutto di errori fatti durante la campagna elettorale, ma viene da lontano, è legato alla generale incapacità della sinistra di stare nei luoghi del conflitto e del disagio sociale, provando a fare proposte e organizzare quel conflitto, senza scorciatoie istituzionaliste o, peggio ancora, governiste.
Questa assenza della sinistra produce il voto alla Lega e a liste civiche più o meno dignitose e un forte astensionismo. Un dato che consideriamo estremamente negativo, di cui portano la responsabilità le forze politiche – di centrodestra e di centrosinistra – che hanno prodotto una politica non partecipativa, espropriando i luoghi della rappresentanza formalmente democratica e concentrando i poteri negli esecutivi e in enti non eleggibili e non controllabili democraticamente. Ma in generale, visto che colpisce soprattutto a sinistra, è frutto di una generale disillusione e demoralizzazione che trova fondamento nell'assoluta inconsistenza dell'alternativa politica e in una prospettiva credibile che faccia da contraltare al berlusconismo ma anche all'attuale crisi.
Alla Federazione della Sinistra, che perde quasi un terzo dei voti rispetto allo scorso anno, non è bastata in Lombardia la collocazione (subita e non scelta) fuori dal centrosinistra e un’immagine “movimentista” che contrasta con la realtà di un partito sempre più chiuso e incapace di radicarsi nel tessuto sociale: non si può fare gli alternativi cercando di allearsi al PD, non affermando un’identità forte, alternativa, navigando a vista dentro e fuori dal centrosinistra.
Non siamo naturalmente così sciocchi da pensare che una lista di sinistra anticapitalista, alternativa al centrodestra e al centrosinistra, capace di essere riferimento ed espressione delle lotte sociali, della protesta antirazzista e di un’idea innovativa della politica avrebbe rappresentato già oggi un’alternativa elettoralmente credibile e quindi avrebbe avuto risultati significativi. Crediamo però, e riaffermiamo, che questa sia l’unica strada praticabile e che deve essere perseguita già nei prossimi mesi.
Il “fatto nuovo a sinistra” che auspica Luciano Muhlbauer – e che ci sembra necessario - non potrà però essere una riaggregazione delle forze esistenti, frutto dell’accordo tra gruppi dirigenti, o l’invenzione di un “modello Vendola” che riattacchi i cocci di un centrosinistra inservibile; nemmeno crediamo che quel fatto nuovo possa ricercarsi prevalentemente sul terreno elettorale. Non va quindi certamente nella direzione auspicata e necessaria la proposta ribadita dal segretario milanese del Prc di una piattaforma della sinistra verso le prossime elezioni comunali utile ad un’alleanza più larga … con il PD – cercando di “cooptare” i movimenti in questo progetto.
Oggi non è il momento per discutere contenitori o processi di riunificazione delle forze esistenti. Partiamo da quello che siamo e mettiamoci a disposizione per condividere iniziative e conflitto.
Serve oggi uno "spazio comune", anticapitalista, ecologista, femminista che provi a sperimentare forme nuove di iniziativa sociali. Serve a Milano organizzare e mettere in rete l’opposizione alle politiche sicuritarie di De Corato e Lega e alla chiusura degli spazi e della socialità nei quartieri; serve garantire la riuscita della campagna referendaria contro la privatizzazione dell’acqua; serve rilanciare la difesa del territorio a partire dal No Expo; serve uno sforzo cosciente e generoso per sostenere le lotte di lavoratrici e lavoratori contro la crisi e aiutare la loro unificazione – non lasciandole alla mercè delle sortite di Salvini e Lega.
Senza questo la sinistra non potrà più uscire dalla sua inefficacia e inutilità politica e sociale, prima ancora che elettorale.

Piero Maestri – portavoce Sinistra Critica

venerdì 2 aprile 2010

Marcia Mondiale delle Donne 2010- APPELLO EUROPEO

Fino a quando tutte le donne non saranno libere, saremo in marcia!
Noi della Marcia Mondiale delle donne lottiamo contro la violenza sessista e la povertà che colpiscono nel mondo intero anzitutto le donne. Dieci anni dopo la creazione della MMF come rete femminista internazionale ci mettiamo in marcia di nuovo.
Siamo coscienti che dal 2000 il contesto in cui agiamo si è aggravato. Siamo confrontate all'offensiva dei settori conservatori e dei poteri economici che usano le crisi per imporre condizioni di vita e di lavoro sempre più precarie e mal pagate, agli integralismi di ogni tipo che negano i diritti delle donne a disporre liberamente del proprio corpo e della propria vita. Si tratta di crisi radicate nella logica stessa del sistema economico che le ha prodotte, un sistema che causa la predazione delle risorse del nostro pianeta e provoca continui conflitti armati che colpisce la popolazione civile e in primo luogo le donne. E' per questo che mettiamo in discussione i fondamenti dei sistemi interconnessi che ci opprimono: patriarcato, capitalismo, razzismo.
In questi ultimi anni i gruppi che appartengono alla MMF hanno lavorato su quattro campi d'azione: violenza contro le donne, lavoro e autonomia economica, beni comuni e servizi pubblici, pace e smilitarizzazione, realizzando iniziative di sensibilizzazione, manifestazioni, pressioni politiche e mille altre forme di lotta, a volte in alleanza con altri movimenti sociali, privilegiando la solidarietà femminista internazionale.
Insieme partecipiamo in maniera permanente alla resistenza e alla costruzione di alternative basate sulla pace, la giustizia, l'uguaglianza, la libertà e la solidarietà.
Nel 2010 faremo sentire ancora più forte la nostra voce tra l'8 marzo e il 17 ottobre.
Marce con forme, colori e ritmi differenti apriranno le mobilitazioni dall'8 al 18 marzo in tutti i Paesi in cui è presente la Marcia, festeggiando così anche il Centenario della dichiarazione della Giornata internazionale della donna.
Una concentrazione femminista europea avrà luogo il 30 giugno a Istanbul sui nostri 4 campi d'azione, discussi in un forum pubblico seguito da una manifestazione che ci consentirà di esprimere la solidarietà verso le donne turche e curde nella loro lotta per il diritto all'autodeterminazione delle donne e dei popoli. Esprimeremo la nostra concezione di un'Europa aperta, democratica e laica, in cui tutte le donne possano godere dei diritti di cittadinanza.
La mobilitazione si svolgerà alla vigilia dell'apertura del Forum sociale europeo dove la MMF è impegnata, come sempre, a rafforzare la presenza femminista nelle discussioni e a “contaminare” i movimenti sociali alleati con le proprie rivendicazioni.
Dal 10 al 17 ottobre una grande delegazione di donne da tutti gli angoli del mondo arriverà nel Sud Kivu (RDC) per testimoniare la propria solidarietà con le donne congolesi, per rendere visibile il loro ruolo fondamentale nella società e per sostenerle nello sforzo per una pace durevole; intanto altre azioni avranno luogo simultaneamente nel mondo per denunciare le responsabilità nei conflitti dei governi e delle multinazionali occidentali.
Partecipate alle nostre azioni previste per il 2010 contattando nadia.demond@gmail.com